Associazione Elisabetta Paolucci

L’associazione “Cantiere famiglia” apre un centro di consulenza

imageROVERETO. Sono in aumento in Trentino le famiglie costrette ad affrontare situazioni di crisi sia economica (dovuta alla perdita del lavoro) che spirituale e morale. Coppie che vivono in gravi difficoltà perché rimaste senza stipendio, che devono fare i conti con pochi soldi e che, di conseguenza, non riescono più a gestire un rapporto fino ad arrivare alla rottura. Da quasi due anni si sta lavorando per istituire nella zona della Vallagarina, un centro che possa offrire consulenza e accompagnamento ai coniugi in difficoltà di relazione, ai genitori che fanno fatica ad educare i figli, ai giovani che cercano aiuto nel progettare il proprio futuro in un mondo che non dà certezze. Il 4 dicembre 2012, con quarantacinque soci fondatori e Graziano Manica come presidente, nasce il Cantiere famiglia dall’idea del decano e delegato vescovile don Sergio Nicolli, con l’obbiettivo di distinguersi dai già diffusi consultori e centri sanitari, per offrire un sostegno di tipo sociale. L’associazione fornisce un servizio professionale grazie alla presenza di figure volontarie qualificate come psicologi, sessuologi, ginecologi, psicoterapeuti, assistenti sanitari e un avvocato.
Il presidente Graziano Manica ha posto l’accento sulle problematiche che scaturiscono dalle ristrettezze economiche causate dalla separazione coniugale, in cui giace un gran numero di famiglie trentine: «Anche la crisi mette a dura prova la serenità di una famiglia; ci sono genitori separati o divorziati, soprattutto giovani padri, che si rivolgono al Centro straordinario di solidarietà perché sono costretti a dormire in macchina a causa delle spese di separazione dalla moglie. È per questo che abbiamo ritenuto utile chiedere l’appoggio di un avvocato, in modo che chi si trova in queste condizioni, sia informato anche legalmente e sia messo al corrente dei rischi economici e giuridici a cui si va incontro. Altro problema legato alla crisi che va a minare l’equilibrio di una famiglia, è la sempre più frequente perdita del lavoro; con la mancanza di un’occupazione fissa, è facile che si creino tensioni e occasioni di scontro, andando cosi ad intaccare non solo la serenità della coppia ma anche quella dei figli.
L’associazione vuole offrire un punto di appoggio a chi ha bisogno di essere ascoltato, nella convinzione che se si dà aiuto a chi è a disagio, la situazione può risolversi splendidamente perché la domanda è il primo passo per la soluzione.
«La nostra preoccupazione – dice don Nicolli – è quella sia di prevenire, dove possibile, sia di curare, con proposte di educazione affettiva e sessuale. Sì, anche sessuale, perché oggi può sembrare che la Chiesa operi una rigida chiusura al tema della sessualità con i suoi comandamenti e divieti, ma ragionare a stereotipi è sbagliato. Oggi la Chiesa ha un messaggio esplosivo sulla sessualità, come forte impronta di Dio nella natura umana». Le porte del Cantiere famiglia sono dunque aperte a tutti, perché anche se nasce dall’iniziativa di una comunità cristiana, si tratta di un’associazione laica che mette al centro la persona, non il suo credo. «La visione della sessualità è senza dubbio impegnativa, ma noi vogliamo considerarla come ricchezza», ribadisce il delegato vescovile.
Sabato è prevista l’inaugurazione del centro di consulenza alla Beata Giovanna in via Setaioli 3/A. Per accedere al servizio la segreteria è aperta il venerdì dalle 15 alle 19. E’ possibile prenotare l’appuntamento per un primo ascolto telefonando al 388.7245675 . (c.p.)

Fonte: http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/

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