(Aggiornamento: i video del convegno sono stati caricati su Youtube).
L’Associazione Elisabetta Paolucci promuove una iniziativa formativa di approfondimento sulla Carta di Noto.
L’ordine degli avvocati di Bolzano ha concesso 2 crediti formativi.
L’iniziativa, dall’approccio interdisciplinare, è rivolta a tutti gli operatori del settore: avvocati, magistrati, psicologi, psichiatri, criminologi, medici legali e operatori dei servizi sociali, e si propone di evidenziare, da un punto di vista strettamente scientifico e giuridico, l’importanza della Carta di Noto, illustrandone gli aspetti salienti e le numerose modifiche intervenute nel corso del tempo, promuovendone sia la conoscenza aggiornata e approfondita sia l’utilizzo quale protocollo di riferimento imprescindibile nei casi di sospetto abuso su minore.
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associazione.
Quota di iscrizione: 15 € da pagare con bonifico su IBAN IT15T 08081 11604 000311003294
- Guido Buffoli “Conoscere la psicologia infantile e la dipendenza genitoriale nelle diverse fasi di sviluppo, presupposto fondamentale in linea con la carta di Noto per fornire un’adeguata assistenza psicologica al minore vittima e/o testimone e garantire una corretta indagine psicologica.”
- Giordano Ometto “Il servizio sociale a sostegno di relazioni protettive”.
- Federico Fava “Carta di Noto e testimonianza del minore: il ruolo dell’avvocato difensore”.
- Michele Piccolin “La perizia sulla capacità a testimoniare del minore”.
L’applicazione della Carta di Noto: aggiornamenti e nuove riflessioni sulle linee guida per l’esame del minore presunta vittima di abuso
Data: 26 maggio 2022 14.30-17.30
Introduzione
In seguito al successo dell’evento dello scorso anno1, l’Associazione Elisabetta Paolucci promuove una seconda iniziativa formativa nazionale di approfondimento sulla Carta di Noto, che si ritiene particolarmente necessaria in seguito a quanto emerso in vari processi, paradigmatico quello di Bibbiano. L’iniziativa, dall’approccio interdisciplinare, è rivolta a tutti gli operatori del settore: avvocati, magistrati, psicologi, psichiatri, criminologi, medici legali e operatori dei servizi sociali e si propone di evidenziare, da un punto di vista strettamente scientifico e tecnico giuridico, l’importanza della Carta di Noto, illustrandone gli aspetti salienti e le numerose modifiche intervenute nel corso del tempo, promuovendone sia la conoscenza aggiornata e approfondita sia l’utilizzo quale protocollo di riferimento imprescindibile nei casi di sospetto abuso su minore.
Presentazione dell’iniziativa
Nel 1846 il dottor Ignac Semmelweis dell’Ospedale Generale di Vienna scoprì che la cosiddetta febbre puerperale era di origine batterica, e dovuta principalmente al fatto che i medici non si lavavano le mani prima di intervenire sulle partorienti. L’adozione di alcune drastiche misure igieniche azzerò i casi di infezione. Ma proprio da questa scoperta nacque una coda di polemiche politiche e scontri ideologici con la classe medica viennese. Semmelweis morì in una clinica psichiatrica dopo un esaurimento nervoso causato dalla vicenda. Cosa ci insegna la storia del dottor Semmelweis? La morale è che anche le verità scientifiche più evidenti possono fare fatica ad imporsi quando i temi sottostanti vengono strumentalizzati per ragioni diverse, ed estranee alla natura dei problemi sul tappeto.
Anche nel caso delle “Linee guida sull’ascolto del minore” contenute nella Carta di Noto, c’è il rischio che lo schieramento in fazioni sulla vicenda Bibbiano causi l’inquinamento di una questione che andrebbe invece lasciata agli addetti ai lavori, in primis il nutrito gruppo di specialisti che hanno firmato la Carta di Noto, ma anche tutti gli operatori che nelle diverse professioni contribuiscono a garantire l’attendibilità dei risultati degli accertamenti tecnici e la genuinità delle dichiarazioni, assicurando nel contempo al minore la protezione psicologica, nel rispetto dei principi costituzionali del giusto processo e degli strumenti del diritto internazionale.
Ciò che è accaduto nel caso di Bibbiano non fa che rafforzare l’opportunità di una maggiore enfasi sull’importanza degli strumenti come le Linee Guida della Carta di Noto. Infatti gli stessi imputati avrebbero evitato di subire un processo da loro ritenuto ingiusto se tutti seguissero sempre standard condivisi, adeguati ad evitare da un lato la “contaminazione” delle testimonianze e dall’altro le successive accuse a chi ha collaborato alle indagini. La soluzione di questo problema non potrà uscire dai singoli processi penali. E’ necessario che coloro che se ne occupano da professionisti e studiosi ne discutano senza le interferenze esterne che la polemica strumentale è sempre pronta ad alimentare. L’iniziativa che proponiamo è dunque un momento formativo che si pone in continuità con questo approccio scientifico e pacato, in linea con tutti gli eventi già proposti in passato in queste complesse e sensibili materie.
Programma dettagliato
Saluti introduttivi da parte dei presidenti e/o rappresentanti degli enti organizzatori e promotori/sostenitori.
Relatori e interventi
Ognuno dei relatori parlerà per circa 20-30 minuti. Le domande andranno scritte in chat. Il moderatore ne raccoglierà quante più possibile da proporre ai relatori nell’ora di dibattito/tavola rotonda che seguirà le relazioni.
Neuropsichiatra
Il Prof. Guido Buffoli è neuropsichiatra Infantile, psicoanalista, psicoterapeuta, iscritto nell’elenco dei periti del Tribunale di Padova. Già neuropsichiatra con contratto annuale presso la Fachambulanz servizi età evolutiva di Bolzano, già consulente neuropsichiatra presso il Centro di foniatria di Padova oltre all’attività di perito presso i tribunali di Padova, Rovigo,Venezia, Treviso, Belluno in ambito civile ha svolto e svolge attività peritale sia in ambito penale che civile anche presso il Tribunale di Bolzano, già relatore e conduttore di seminari riguardo patologie gravi come autismo e psicosi infantili e relative problematiche di inserimento scolastico, relatore e docente a seminari di musicoterapia, recentemente sui problemi della devianza minorile e baby gang.
Titolo intervento: “Conoscere la psicologia infantile e la dipendenza genitoriale nelle diverse fasi di sviluppo, presupposto fondamentale in linea con la carta di Noto per fornire un’adeguata assistenza psicologica al minore vittima e/o testimone e garantire una corretta indagine psicologica.”
Nonostante l’evoluzione sociale, culturale, scientifica è ancora presente nell’umanità la tendenza a non riconoscere la complessità dello sviluppo psicologico infantile ed adolescenziale e a semplificarne le rappresentazioni. Per poter ottemperare ad indagini psicologiche più adeguate possibili nell’ambito degli abusi e violenze su minori, capirne le capacità a testimoniare, a ricordare, a fornire informazioni, tenendo presente modi e tempi in cui i bambini hanno vissuto e rielaborato la situazione di cui sono stati oggetto, è fondamentale riuscire a rappresentarsi il mondo emozionale del minore in relazione ai fatti accaduti con particolare attenzione ai diversi parametri e alle molte variabili da considerare. Vale ricordare che ogni sforzo che possiamo fare per renderci più conto di quale sia l’esperienza del minore vittima e/o testimone contribuisce a realizzare una rete protettiva ed un contenitore allargato che attenua angosce di solitudine se la giovane persona percepisce di potersi fidare, di essere pensato e pazientemente ascoltato.
Referente servizi sociali
Il Dr. Giordano Ometto è assistente sociale; referente per i servizi esternalizzati per i minori dell’Azienda servizi sociali di Bolzano; coordinatore sociale della sede di distretto Europa.
Titolo Intervento: “Il servizio sociale a sostegno di relazioni protettive”.
La presenza del servizio sociale è accompagnata di frequente da aspettative ambivalenti. I servizi che si dedicano a minori e famiglie svolgono un delicato compito: responsabili di tutelare il benessere dei minori, sono chiamati ad adoperarsi a sostenere, per quanto possibile, genitori fragili perché riescano a provvedere adeguatamente ai bisogni dei figli.
Contesti di difficoltà spesso non spontanei, segnati da sofferenza, carenze, conflitti, ove non reati, possono trasformarsi in processi di aiuto, cambiamento e cura dei legami? Si propone una riflessione dall’esperienza.
Avvocato
L’Avv. Federico Fava, già consigliere dell’ordine degli avvocati e membro del consiglio direttivo della camera penale di Bolzano, collabora con l’Università degli studi di Trento nell’ambito del corso di diritto penale. Insegna presso la Scuola Forense di Bolzano, ove si occupa della formazione in materia di normativa anticorruzione per diverse società in-house della Provincia Autonoma di Bolzano. È docente di diritto penale presso la scuola di “Formazione Giuridica” dell’avv. Marco Zinconi. Interviene regolarmente a convegni e conferenze su diritto e procedura penale.
Titolo Intervento: “Carta di Noto e testimonianza del minore: il ruolo dell’avvocato difensore”.
Il difensore dell’indagato (o dell’imputato) si trova in una situazione particolarmente delicata: da un lato, molto spesso, un’accusa grave ed infamante e, dall’altro lato, la testimonianza di un minore che deve essere valutata con grande cautela. L’intervento analizzerà il difficile ruolo dell’avvocato, che deve confrontarsi con competenze specifiche di esperti chiamati ad ascoltare un soggetto particolarmente vulnerabile. In questo senso, la Carta di Noto costituisce uno strumento fondamentale per orientarsi in un momento processuale di estrema importanza: una testimonianza in qualche modo “alterata” o non attendibile rischia infatti di compromettere l’intero corso del procedimento penale.
Psicologo forense
Il Dr. Michele Piccolin è psicologo, specialista in psicologia e neuropsicologia forense, Referente regione TAA dell’Associazione Italiana Psicologia Giuridica, Perito e CTU del Tribunale di Bolzano, Consigliere Ordine Psicologi Bolzano
Titolo Intervento: “La perizia sulla capacità a testimoniare del minore”.
La carta di Noto rappresenta un validissimo strumento di ausilio e orientamento per il professionista incaricato valutare la capacità a rendere testimonianza di un soggetto minore. In un breve e semplice escursus dal taglio pratico focalizzeremo quali possono essere i passaggi più delicati delle valutazioni testimoniali, dove si celano gli errori più comunemente riscontrabili e evidenzieremo gli elementi valutativi che apportano valore aggiunto alla scientificità della prova senza trascurare le raccomandazioni della Carta che originano invece le maggiori perplessità.
TAVOLA ROTONDA: Segue tavola rotonda (dalle 16:00 alle 17:00) con domande dai partecipanti e interventi di tutti i relatori sulle tematiche in discussione